Forse non tutti sanno che la gommalacca è una resina organica secreta da un piccolo insetto,che vive in India e zone limitrofe, appartenente alla famiglia degli “Afidi/Cocciniglie”che, per proteggersi, produce questa sostanza chiamata LAC, costruendosi una specie di scudo o placca diversa per colore secondo la pianta dove preleva la resina. Essa viene usata fin dal 1600, per essere poi rimpiazzata nei primi decenni del novecento dalla nitro lacca. La gommalacca era la vernice segreta usata da Stradivari per la verniciatura e la lucidatura dei i suoi violini.
Preparazione della gommalacca
Queste sono le proporzioni che normalmente uso per fare la gommalacca, è chiaro che a secondo dell’uso posso aumentare o diminuire la quantità dell’uno o dell’altro, di seguito spiego le proporzioni per effettuare nel miglior dei modi il tipo di lavorazione prefissato.
In un recipiente introdurre 200 grammi di gommalacca in scaglie, ricoprirla con un litro di alcool etilico con gradazione a 94° (meglio se con gradazione a 99,9°).
Dopo aver ben chiuso il recipiente occorre attendere che la gommalacca si sciolga completamente. Per questo occorre lasciarla riposare nel recipiente per una giornata circa. Al termine delle 24 ore, occorre filtrare il contenuto travasandolo in una bottiglia di vetro per poterla conservarla.
Per filtrarlo si può usare una vecchia calza di nylon da donna messa sopra ad un imbuto.
Quando si è riempita la bottiglia, la si chiude con un turacciolo di sughero. Riposta così in un luogo fresco e buio, può durare per diversi mesi.
Quando la si va ad usare, conviene filtrarla nuovamente. Non esistono regole fisse per quello che riguarda la concentrazione della resina perché dipende dalla fase di procedimento in cui la vernice viene-usata.
In linea di massima per la verniciatura a tampone si sciolgono 100 gr. di gommalacca in 1 lit. di alcool. La vernice così preparata potrà essere colorata usando aneline all’alcool.
Concentrazione della gommalacca:
La quantità di gommalacca da far sciogliere in alcool dipende dal tipo di applicazione:
• Chiusura dei pori: 100 gr. in 1/2 litro di alcool
• Lucidatura: 100 gr. in 1 litro di alcool
• Brillantatura: 100 gr. in 2 litri di alcool
Preparazione del tampone:
il tampone è costituito da un cuscinetto, ottenuto con una pezzuola di lana non colorata che ne costituisce “l’anima”, avvolta in una tela bianca di cotone e lino, il tessuto migliore per essere usato sono le vecchie lenzuola dei tempi della nonna, meglio se sono molto consumate.(esiste un vero e proprio commercio, delle pezze, ritagliate dalle lenzuola di lino dove la parte più consumata vale di più)
La grandezza del tampone, dipende dalla superficie che si deve lucidare. Sarà più piccolo per superfici intagliate , piccole fasce e frontalini di cassetti, più grande per piani di tavolo di comò fiancate di librerie e porte .
In fase di lucidatura la gommalacca la si versa in una ciotola larga in modo da poter immergervi completamente la pezzuola di lana. Una volta inzuppata bene, la si strizza con una mano, mentre nell’altra si tiene aperto il telo di lino. Quando la pezzuola di lana e ben strizzata la si mette al centro del telo di lino , si raccolgono i quattro lembi torcendoli ottenendo così il tampone pronto per l’uso.
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